Il GPS è il sistema che ha segnato la svolta nella tecnologia degli ultimi anni per la sua praticità in ambito militare e civile. Un aiuto indispensabile nelle diverse circostanze della vita di tutti i giorni.
In tantissimi lo usano ma in pochi sanno realmente come è nato e quali sono le sue peculiarità. Scopriamolo insieme.
GPS è l’acronimo di Global Positioning System. É un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che, attraverso una rete dedicata di satelliti artificiali in orbita, fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche, in ogni condizione meteorologica. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l’elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.
GPS è l’acronimo di Global Positioning System. É un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che, attraverso una rete dedicata di satelliti artificiali in orbita, fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche, in ogni condizione meteorologica. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l’elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore.
La vera particolarità di questo sistema è la completa autonomia: non richiede all’utente di trasmettere alcun dato e opera indipendentemente da qualsiasi ricezione telefonica o internet.
Esistono anche altri sistemi satellitari di broadcast oltre al sistema creato dagli Stati Uniti. Il più famoso è il GLONASS, acronimo di GLObal NAvigation Satellite System ed è il sistema di posizionamento utilizzato dai russi. Altri sistemi utilizzati, anche se meno frequentemente sono, in Europa, il sistema di posizionamento GALILEO, attivo dal 2016 e formato da 30 satelliti, il BEIDOU, creato dalla Cina e l’IRNSS, il sistema indiano.
Il progetto GPS è stato lanciato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel 1973 per dare una risposta alla necessità delle forze armate statunitensi – Esercito, Marina ed Aviazione. Questo sistema doveva offrire la possibilità ai mezzi militari di orientarsi nello spazio (e nel tempo) in qualsiasi posizione e con qualsiasi condizione meteorologica.
Soltanto nel 1991, tuttavia, gli Stati Uniti hanno deciso di aprire l’utilizzo del GPS anche ai civili, ma con alcune limitazioni: per questioni di sicurezza, la precisione della rilevazione era alterata. Solo nel 2000 tali limitazioni sono state abolite.
Il sistema di posizionamento dei GPS si basa su una costellazione di 32 satelliti orbitanti attorno alla Terra ad una distanza di 26.000 chilometri dal suolo.
Affinché si possano ricevere le coordinate GPS, un ricevitore deve riuscire a captare contemporaneamente il segnale di almeno 4 satelliti, così da poter effettuare la cosiddetta triangolazione del segnale.
In sostanza altro non sono che una serie di satelliti in orbita attorno alla Terra che inviano un segnale unico che viene successivamente letto e interpretato da un dispositivo GPS, situato sopra o vicino alla superficie terrestre. Per calcolare la posizione, un dispositivo GPS deve essere in grado di leggere il segnale da almeno quattro satelliti.
Ogni satellite nella rete circonda la terra due volte al giorno e ogni satellite invia un segnale unico, i parametri orbitali e il tempo. In qualsiasi momento, un dispositivo GPS può leggere i segnali da sei o più satelliti, ma è necessario che siano almeno quattro.
Ad oggi, questa tecnologia si è evoluta a pari passo con il crescente mercato degli smartphone, trasformandosi nell’attuale A-GPS, che consente di abbattere i tempi necessari alla prima localizzazione.
Molti produttori di telefoni cellulari e smartphone hanno cercato di inserire un modulo GPS all’interno dei loro prodotti, avvalendosi del nuovo mercato dei servizi basati sul posizionamento (o LBS, location based services).
In un primo momento questo tipo di abbinamento localizzatore ha trovato dei limiti dovuto a:
Oggi un nuovo tipo di tecnologia più avanzata ha preso il posto del vecchio sistema GPS. È nato quindi il sistema GPS assistito, detto anche A-GPS dall’inglese Assisted GPS, con cui è possibile ovviare a tali problemi.
In questo modo è più veloce per un telefono A-GPS ricavare la propria posizione iniziale, in quanto si assume che i satelliti in vista dalla cella siano gli stessi visibili dai terminali sotto la sua copertura radio.
L’A-GPS mostra la sua utilità soprattutto nei “canyon” urbani, quali vie strette o viali notevolmente alberati, in cui è difficile acquisire il segnale dai satelliti.
Al giorno d’oggi, come accennato sopra, gran parte degli smartphone in commercio racchiudono al loro interno un ricevitore GPS. Si tratta di un “chip” dotato di un’antenna, un minuscolo processore e una sorta di orologio in grado di captare il segnale dei satelliti e di rilevare, le coordinate terrestri della sua posizione, riportandole eventualmente su una mappa grazie appositi sistemi, programmi o app.
All’inizio i chip GPS erano dei semplici rilevatori di coordinate terrestri mentre oggi, con l’evolversi della tecnologia, si possono trovare in tutta la loro funzionalità, in svariati prodotti che utilizzano questo sistema.
Grazie alla geolocalizzazione, questi dispositivi mobili sono in grado di offrire servizi impensabili sino ad un paio di anni fa. Si può sapere con esattezza quando arriverà il prossimo treno, si possono geotaggare (aggiungere le coordinate GPS) foto e filmati e offrire molte altre applicazioni nella vita di tutti i giorni.
Per conoscere alcuni esempi concreti, leggi il nostro articolo sulle App per geolocalizzazione telefono .
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